Per una corretta rappresentazioni dei fatti si riporta quanto segue:

1) Non ho mai collegato i femminicidi all’immigrazione irregolare. In occasione della presentazione della Fondazione Cecchettin ho fatto un discorso ampio in cui denunciavo il maschilismo ancora imperante nel nostro Paese che si caratterizza non solo per il fenomeno dei femminicidi, ma per la discriminazione sul posto di lavoro, per lo stalking, per una pubblicità che, a differenza di altri paesi, mercifica il corpo della donna, per un preoccupante aumento delle violenze sessuali, a cui contribuiscono anche «le condizioni di marginalità e di devianza» conseguenti alla immigrazione irregolare. Fatto storico incontestabile.

2) Gianfranco Pellegrino parla di un progetto sulla educazione alle relazioni non obbligatorio, extracurricolare, che non aggiungerebbe nulla a quanto già previsto dal ministro Fedeli, e curato dal professor Amadori. Sarebbe stato forse più opportuno che si informasse meglio. Quel progetto è stato sostituito dalle Nuove linee guida sulla educazione civica, da me direttamente suggerite al Dipartimento competente ed entrate in vigore a partire da settembre 2024.

Queste indicazioni contengono, come veri e propri obiettivi di apprendimento, che devono cioè essere appresi e su cui si sarà valutati, la educazione a relazioni corrette e al rispetto verso la donna. Si tratta di una novità che va ben oltre quanto previsto dalla ministra Fedeli. Proprio perchè si tratta di una novità, abbiamo avviato un percorso di formazione degli insegnanti da parte di Indire che monitorerà i risultati e diffonderà le migliori pratiche. Nei nuovi "programmi" scolastici è poi previsto un apposito capitolo dedicato alla educazione al rispetto, alle relazioni corrette e all'empatia.

Questa è la verità storica.

Cordialmente


Il testo del videomessaggio all’inaugurazione della Fondazione Cecchettin non è mai stato diffuso dal Ministero, a mia conoscenza. Riguardando il video, le parole del ministro sono: «L’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale» (dal minuto 3’44 del video).

Rimanendo ai dati Istat del 2023, disponibili all’epoca del videomessaggio, il 94,3 per cento delle donne italiane è vittima di italiani.

Sulla seconda questione: il ministro ammette di non aver aggiunto ore dedicate al tema in questione e tace sul progetto extracurriculare Educare alle relazioni (presentato dal suo ministero nella direttiva 83 del 24 novembre 2023), che quindi va considerato annullato. Accolgo la seconda notizia con piacere, la prima con rammarico.

Gianfranco Pellegrino

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